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segunda-feira, 23 de abril de 2012

RIASSUNTO DIDATICO DEL SERMONE: "PERCHE CERCARE TRA I MORTI?"


PERCHE CERCARE TRA I MORTI?
Luca 24:1-5; Giovanni 20:11-18

(Riassunto didatico dell'omonimo Sermone di Nilton Marchesini,
nel mese di Pasqua, appena pubblicato nel blog) 
Traduzione: "Lui non è qui, ma è risuscitato" (Luca 24:6)
Maria Maddalena __PIANGEVA__ presso al tumolo, poiché pensava che i nemici di Gesù avessero __DERUBATO__ il suo corpo, e nemmeno si accorse che chi parlava con lei era il proprio __GESU__ risorto che lei continuava a __CERCARE__ fra i morti. Da questo episodio possiamo imparare __SETTE__ lezioni:

1 - Gv. 20:11 -__IL PIANTO INUTILE______________________ – Maria stava piangendo perche non __TROVAVA__ il Cristo che cercava, tra i morti. Non Lo trovava perche Egli stava __VIVO!__ Il Cristo risorto __ASCIUGA__ le lacrime e fa rinascere le __SPERANZE____. Il tuo Cristo sta __MORTO__ o vivo?

2 - v. 13 - __IL PIANTO SPRECATO _______________________ – Maria Maddalena stava __SPRECANDO__ il suo pianto, perché la sconfitta di Cristo era già __PASSATA___. Questo la impediva di __VEDERE___ ciò che di meraviglioso succedete in quello stesso giorno: la __RISURREZIONE__ di Cristo. In che cosa stai concentrato? In __PICCOLE___ sconfitte o nelle grandi __VITTORIE__?

3 - v. 11 – __L’AVVICINAMENTO INADEGUATO ___________ – Maria cercava di stare __VICINA___ a Cristo. Nessun essere umano può avvicinarci a Cristo per le sue __PROPRIE___ forze, attributi o _MERITO__. Il __PRIMO___ passo fu sempre stato dato dal __SIGNORE__________. Cristo, per te, è __LONTANO______ o vicino?

4 - v. 14 – ___L’INCONTRO CON UNO SCONOSCIUTO______ – Maria [(  )si  ( x )non] riconobbe il Cristo risorto, perché era tropo __CONCENTRATA__ in trovare il cadavere del suo Salvatore. Mancava il __DISCERNIMENTO___ per capire che Cristo dovrebbe risorgere dai morti. Tu preferisci __PIANGERE__ una crisi o __SCOPRIRE__ il Cristo vivo?

5 - v. 15 – ___IL CONSOLO MEDIOCRE____________________ – Il consolo di Maria sarebbe soltanto quello di __UNGERE__ il corpo di Cristo. Lei si accontentava con un consolo mediocre, infimamente _INFERIORE__ del consolo che Cristo aveva riservato a lei. Stai ___CONFORMATO___ con poche benedizioni, o preferisci la __VITA__ in abbondanza che soltanto Cristo può dare?

6 - Lc. 24:1 – ____LE TENEBRE E LA LUCE________________ – Quando Maria usci era ancora ____BUIO___. Ma la notte buia sparì, cosi come le tenebre e le ombre che appannavano il cuore di Maria, sarebbero sostituite dalla ___LUCE___ dal Cristo risorto. Cristo è l’alba di una nuova ___SPERANZA____, che splende nel buio dell’__ANIMA__ a tutta l’_UMANITA___. In quale condizione preferisci camminare? Nel __BUIO___ della vita o nella luce di __CRISTO__?

7 - Gv. 20:17 ___LA PAROLA PIU IMPORTANTE____________ – Gesù diede un __ORDINE___ a Maria Maddalena: “… vai dai miei __FRATELLI___…”. Il Cristo risorto non li chiama più né di discepoli, né di servi, né di __AMICI__, ma di fratelli.

È la __GRAZIA___ di Dio manifestata. Il __PERDONO__ a chi lo aveva ___RINNEGATO___. Cristo non sta interessato nei nostri __PECCATI___, ma si, in dimostrarci il suo __AMORE__ e il suo perdono. Come fratelli di Cristo, siamo, di conseguenza, membri della ___FAMIGLIA__ di Dio. Alleluia!
Il proposito di Dio è che Cristo sia __DOPPIATO___ in ogni uno che fu redento dal suo ___SANGUE___. Cosi, anche noi, dobbiamo aver il nostro __CARATTERE___ trasformato a misura del carattere di Cristo.
Oggi è il giorno della __VITTORIA__. Il giorno della risurrezione di Cristo. Perche non fare di questo, anche il giorno della tua vittoria? Amen!

domingo, 8 de abril de 2012

PERCHE CERCARE TRA I MORTI?

(Luca 24:1-5; Giovanni. 20:11-18)

(Sermone da Niton Marchesini, per occasione della Pasqua *)

Traduzione: Egli non è qui, ma è risuscitato! (Luca 24:6)

L’inferno e la tomba misero insieme le forze per trattenere il Signore Gesù Cristo, ma fu tutto in vano. Da un tratto, innalzasi il vittorioso, e spacca quelle deboli catene della morte. Gesù era stato morto per un mondo di uomini peccatori , ma risorse per compiere le sue promesse nella vita di coloro che credono in Lui. Alleluia!
Maria Maddalena piangeva presso al tumolo, poiché pensava che i nemici di Gesù avessero rubato il suo corpo. Talmente immersa in sua crisi di pianto, che nemmeno si accorse che chi parlava con lei era il proprio Cristo risorto che lei continuava a cercare fra i morti.

Da questo episodio possiamo imparare sette lezioni:

1 - Gv. 20:11 - Il pianto inutile – Maria stava piangendo per non trovare il Cristo che cercava. Ma non lo trovava perche lo stava cercando tra i morti. Tuttavia, Egli non stava più morto. Stava vivo! Ancora oggi, quante persone cercano un Cristo ai piedi del Monte Calvario, ma non hanno alcuna esperienza con il Cristo risorto, l’unico che asciuga le lacrime, che fa rinascere le speranze.
 Quante persone portano con se un crocefisso con un Cristo morto, e proprio per questo, non riescono a sentire la voce del Cristo vivo, che li parla ben da vicino per non continuarono in quella via.

quarta-feira, 21 de março de 2012

BENVENUTA, PRIMAVERA!

BENVENUTA, PRIMAVERA!
(Poesia di Nilton Marchesini)

Insoleggiata e profumata,
È arrivata la primavera!
La staggione della vita.
Vita che rinasce
Dal secume del paesaggio
Coprendo i nudi alberi
Di un verde fogliame

Maestosa e graziosa,
È arrivata la primavera!
La staggione piu bella.
Perche al sbocciare,
Tutti i fiori
Saranno baciati
Dalle farfalle multicolori.

sexta-feira, 9 de março de 2012

VIVA IL FORTE SESSO FRAGILE

Stiamo nella settimana del "Giorno Internazionale della Donna". In omaggio a tutte le donne della mia vita, che sono: mia madre, moglie, figlia, sorelle, nonna, suocera, zie, cugine e cognate,pubblico qui alcuni articoli, essendo questo il quarto (gli altri tre sono in lingua portoghese, essendo l'ultimo, l'originale di questa poesia).



VIVA IL FORTE SESSO FRAGILE
(poesia di Nilton Marchesini, in fase di registro dei diritti d'autore
per la partecipazione in un concorso de poesie).


Donna, tu sei il sesso fragile.
Talmente fragile che non esiti a piangere dinanzi il dolore
Ne sai controllarti quando scopri l’amore.

Sei il sesso fragile, donna
Perchè ti commuove quando allatti il figlio piccolino
E pure quando grande, lui prende il suo cammino.

Sei fragile, donna
Perché permetti che l’uomo ti seduca
E qualora sedotta, permette che lui ti conduca.

sexta-feira, 20 de janeiro de 2012

IL CANONE BIBLICO E I LIBRI APOCRIFI


     Nelle Bibbie di confessione cattolica o nella Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (TILC), troviamo inseriti alcuni libri nell'Antico Testamento, detti apocrifi (da una parola di origine greca che significa: non autentico), che non si trovavano nel canone ebraico. Essi erano stati aggiunti all'antica traduzione greca dell'Antico Testamento, detta dei Settanta, che risale a due secoli prima di Cristo.

I Libri Apocrifi sono: Ecclesiastico, o Siracide, (da non confondere con Ecclesiaste), Tobia, Giuditta, I e II Macabei, Sapienza di Salomone, Baruc ed alcune aggiunte (in greco, agli originali ebraici) ai libri Canonici di Ester, Geremia e Daniele.

     Il canone ebraico fu fissato verso la fine del V secolo a.C., ai tempi di Esdra e Nehemia. Dal tempo della chiusura del canone fino a Cristo non ci furono profeti, quindi nemmeno scritti ispirati. A questo si riferisce Gesù in Matteo 23:35, alludendo all'uccisione di tutti gli uomini retti, che furono perseguitati, da Abele a Zaccaria, il cui libro era l'ultimo del canone ebraico. Delle 433 citazioni dell'Antico Testamento, fatte nel Nuovo (che interessano 30 dei 39 libri canonici), non una è tratta dai libri apocrifi.

Delle 433 citazioni dell'Antico Testamento, fatte nel Nuovo
(che interessano 30 dei 39 libri canonici),
non una è tratta dai libri apocrifi.

sábado, 14 de janeiro de 2012

PERCHÉ È IMPORTANTE CREDERE NELL’INERRANZA DELLA BIBBIA?


Viviamo in un periodo che tende a dare poco peso a ciò che è vero e quindi anche a quel che è sbagliato. Anziché chiedere, come Pilato, “Cos’è la verità?” l’uomo dell’era postmoderna dice: “Nulla è vero o forse” “Esiste la verità ma noi non possiamo conoscerla.” Siamo cresciuti con l’abitudine alla menzogna, e molte persone sembrano essere a proprio agio con la falsa credenza che anche la Bibbia contiene errori.
La dottrina dell’inerranza biblica è di estrema importanza perché la verità è importante. Questa questione riflette il carattere di Dio ed è fondamentale per la nostra comprensione di tutto ciò che la Bibbia insegna.
Ecco appena sei dei motivi perché noi dovremmo assolutamente credere nell’inerranza biblica:

1. La Bibbia stessa afferma di essere perfetta - “Le parole di Dio sono pure, come argento raffinato in un crogiuolo di terra, purificato sette volte” (Salmo 12:6). "La legge del Signore è perfetta” (Salmo19:7). “Ogni parola di Dio è pura” (Proverbi 30:5 Versione King James). Queste dichiarazioni di purezza e di perfezione sono affermazioni assolute. Tale affermazione non dice che la Parola di Dio è in gran parte pura o che la Scrittura è “quasi” perfetta. La Bibbia sostiene la totale perfezione, non lasciando alcun spazio per teorie di ”perfezione parziale.”

2. La Bibbia è un’unità che si regge o cade nel suo insieme - Se uno dei quotidiani principali contenesse degli errori, in maniera costante, verrebbe discreditato in poco tempo. Non farebbe alcuna differenza affermare che “Tutti gli errori sono raggruppati a pagina tre.” Per un quotidiano essere attendibile in ciascuna delle sue parti, significa che lo è anche nel suo insieme. Allo stesso modo se la Bibbia è inaccurata quando parla di geologia, perché la sua teologia dovrebbe essere degna di fiducia? Quindi, o la Bibbia è un documento degno di fiducia o non lo è.

3. La Bibbia è un riflesso del Suo autore. Tutti i suoi libri lo sono - E Dio che è perfetto è anche in grado di scrivere un libro perfetto. La discussione non verte solo sul fatto se la Bibbia contiene un errore, ma se Dio può fare un errore. Se la Bibbia contiene errori effettivi, allora Dio non è onnisciente e quindi Egli stesso può commettere errori. Se la Bibbia contiene informazioni sbagliate , allora Dio non è veritiero, ma è invece un bugiardo. Se la Bibbia contiene contraddizioni, allora Dio è l’artefice della confusione. In altre parole, se l’inerranza biblica non è vera, allora Dio non è Dio.

4. La Bibbia deve giudicarci, non viceversa - “Poiché la Parola di Dio giudica i sentimenti e i pensieri del cuore” Ebrei (Ebrei 4:12). Notare la relazione tra il “cuore” e la “Parola.” La parola esamina, il cuore viene esaminato. Screditando alcune parti della parola per qualsiasi motivo, invertiamo il processo. Noi diventiamo gli esaminatori e la Parola deve sottomettersi al nostro “io superiore.”(?) Eppure Dio dice,” Ma chi sei tu, o uomo, che replichi a Dio?” (Romani 9:20)

quinta-feira, 5 de janeiro de 2012

LA BEFANA, UN'ALTRA FESTA PAGANA

(Compilato ed adattato dai siti:
http://www.evangelo.it,
da Nilton Marchesini)

La Befana, tradizione tipicamente italiana, non ancora soppiantata dalle figure (straniere) di Babbo Natale (*) e (dalla festa) di halloween (*), ancora una volta si fa presente, festeggiata ogni sei gennaio.
La sua storia, originaria nettamente di elementi folcloristici, tradizioni magiche precristiane e culti pagani che risalgono a più di 700 anni prima dalla nascita di Cristo, fu incorporata nel cristianesimo (intendesi: "Cattolicesimo") intrecciata con quella dei Re Magi che, secondo la tradizione, nel loro cammino verso Betlemme persero la strada, videro in lontananza il fumo di un camino, si diressero in quella direzione e trovarono una casetta. Bussarono alla porta e andò loro incontro una vecchina che tuttavia si rifiutò di aiutarli. Una volta partiti, però, la donna si rese conto di aver sbagliato, così uscì di casa per raggiungerli. La vecchia, cercando di raggiungere i Magi, si fermava di casa in casa donando dolciumi ai bambini che incontrava, nella speranza che uno di essi fosse il piccolo Gesù. Da allora girerebbe per il mondo, facendo regali a tutti i bambini, per farsi perdonare.
La Befana, con l’avvento del Cristianesimo (intendesi: "Cattolicesimo") adattò questa figura a partire di altre donne della mitologia greca, chiamate come “Corteo di Diana”, in cui le sacerdotesse esercitavano diverse pratiche magiche, ma che furono considerate pagane, malvagie e dissolute. Questa decadenza spiega anche, con tutta probabilità, l’aspetto attuale delle Befane: donne brutte e sdentate, dai capelli arruffati e coperte di miseri stracci, proprio come le streghe proprie dell’immaginario collettivo.
Nella notte tra il 5 e il 6 gennaio, a cavalcioni di una scopa, sotto il peso di un sacco stracolmo di giocattoli, cioccolatini e caramelle (ma che non manca mai anche una buona dose di cenere e carbone), passa sopra i tetti e calandosi dai camini riempie le calze lasciate appese dai bambini. Questi, da parte loro, preparano per la buona vecchia, in un piatto, un mandarino o un'arancia e un bicchiere di vino. Il mattino successivo insieme ai regali troveranno il pasto consumato e l'impronta della mano della Befana sulla cenere sparsa nel piatto.
             Nella società contadina e preindustriale, salvo rari casi, i doni consistevano in caramelle, dolcetti, noci e mandarini, insieme a dosi più o meno consistenti (a insindacabile giudizio della Befana) di cenere e carbone, come punizione delle inevitabili marachelle dell'anno.
Fateci caso: anche Babbo Natale è per i bambini. Vogliono far credere che i bambini ne hanno un gran bisogno. Ma questo è semplicemente un tentativo di corruzione della purezza e della semplicità dei bambini. Gesù ha detto: «Lasciate che i bambini vengano a me, e non glielo vietate, perché il regno di Dio è per chi assomiglia a loro» (Luca, 18:16).
Sono gli adulti, che hanno una mente sofisticata (corrotta), a inquinare la purezza dei bambini con queste tradizioni. I nostri figli non hanno bisogno di queste panzane! Hanno bisogno del Padre, hanno bisogno che parliamo loro di Gesù, della Verità, che leggiamo loro la parola di Dio, che diciamo loro ciò che Dio ha insegnato e che raccontiamo loro della sua nascita, dei suoi miracoli, dei suoi insegnamenti, della sua sofferenza, della sua crocifissione e della sua risurrezione. Loro hanno bisogno di conoscere Gesù, il suo amore, la sua potenza, hanno bisogno di conoscere la grandezza di Dio, del Dio che ha portato il suo popolo fuori dall'Egitto, che lo ha tirato fuori da Babilonia; hanno bisogno di sapere che cosa è accaduto nel regno d'Israele attraverso il suo servo Davide, il suo servo Mosè, i profeti. Di questo i nostri figli hanno bisogno! Perché questo è pane, acqua, vita! I bambini, i figli che Dio ci ha dato, hanno bisogno di conoscere la Parola di Dio, non di queste rappresentazioni magico-pagane.
I bambini hanno bisogno di purezza, luce, verità, e soltanto in Dio possono trovarle; noi adulti abbiamo in amministrazione la loro educazione. Siamo noi genitori che abbiamo la responsabilità davanti a Dio di dare loro del cibo sano e non inquinato o avvelenato. La befana, questo personaggio fiabesco, frutto della fantasia popolare, sorto peraltro appena nel Medioevo - e quindi in un'epoca abbastanza recente -, non trova alcun riscontro nella parola di Dio: quindi è totalmente pagano. Nella Bibbia non si trova traccia della Befana, come del resto di Babbo Natale.

sexta-feira, 23 de dezembro de 2011

IL FINE DELLA CONOSCENZA


(Questo messaggio mi è stato recapitato da un carissimo pastore amico mio, qui da Milano, e mi è molto piaciuto, perché segue proprio la linea di un altro messaggio che ho da poco scritto, in portoghese, col titolo: "Zelo pela causa de Deus" (Zelo per la causa di Dio), per le seguente ragioni:
  • Non parla di nessun caso specifico, di nessuna chiesa in particolare, di nessuna persona in evidenza; Hanno una generalità che si applica a tutti, di modo collettivo.
  • Entrambi sono testi di carattere ispirativo e devozionale, con lo scopo soltanto di edificazione di chi lo leggi, e non per puntare un dito, di modo indiretto. Conoscendo quello santo uomo di Dio, so che lui non farebbe mai una cosa del genere.
Le evidenze in rosso sono state segnate da lui stesso, e non ho osato cambiarle, per preservare l'integrità del testo, che, secondo lui, è di libera circolazione in internet).


"Lo scopo di questo incarico è l'amore che viene da un cuore puro, da una buona coscienza e da una fede sincera” (I Timoteo 1:5)
Lungo il cammino cristiano, si sente spesso parlare di sana dottrina. Questa significa insegnamento e apprendimento della parola di Dio. Ne deduciamo che l'unica fonte della dottrina è la Bibbia. Essa ha lo scopo di alimentare e correggere le persone che lasciano le basi della verità.
Il nostro sincero desiderio di aiutare gli altri però, non deve trasformarsi in una serie di dogmi che, invece di favorire lo sviluppo, dividono il corpo di Cristo.
Il nostro cammino è un cammino di fede, pertanto siamo tenuti a mantenere un atteggiamento d'amore, misericordia e benevolenza nei confronti dei membri della famiglia di Dio che non vedono le cose come noi.
La conoscenza è molto importante, ma può rendere le persone presuntuose; per questo abbiamo bisogno dell'amore che copre, costruisce ed incoraggia gli altri.

quarta-feira, 2 de novembro de 2011

HALLOWEEN DIETRO LE QUINTE

(testo di Nilton Marchesini)*


INTRODUZIONE
Questa festa, molto diffusa in tanti paesi, sopratutto negli Stati Uniti, in questi ultimi decenni si è diffusa a macchia d’olio anche qui in Italia. Da qualche tempo Halloween seduce anche degli insegnanti che desiderano nutrire l’immaginazione dei ragazzi e aprire nuove vie per l’espressione diversificata. Per l’occasione molti organizzano feste da ballo in maschera, mascherandosi da morti, o da Frankstein, da diavolo, da strega, da zombie, da scheletri, da Dracula, da vampiro o di tante altre figure spaventose. Ma alla fine, è una festa culturale, cristiana o satanica? Banale, educativa o nociva? La Bibbia dice qualcosa riguardo a questa festa? Alcuni potrebbero dire: "Perché non intagliare zucche, travestirsi e cavalcare una scopa? In queste cose non c’è niente di male". Procediamo allo studio di halloween analizzando questa festa e le sue implicazioni da un punto di vista molto privilegiato, diciamo: "dietro le quinte". Ovviamente, è un modo simbolico di dire che faremmo un studio approfondito sul tema, anche se breve.

LE ORIGINI

terça-feira, 4 de outubro de 2011

TESTIMONIANZA DI UN EX PRETE - TESTEMUNHO DE UM EX PADRE


TESTIMONIANZA DI CONVERSIONE A CRISTO, DI UN EX PRETE

Ho il piacere di presentare a tutti, la testimonianza del mio nuovo amico, Luca de Pero, italiano, fino ao mese scorso prete della Chiesa Cattòlica. Ma é stato espulso dalla stessa, per aver reconosciuto, esatamente come Martino Lutero, che soltanto Gesù Cristo é l'ùnica speranza di salvezza, e che la Bibbia é l'ùnica autorità di fede e di pratica. Il 24/09 ultimo é avvenuto il suo battesimo per immersione, nella Chiesa Battista di Cesena. Probabilmente, starà recandosi in Brasile (Curitiba), per complementare il suo corso teològico, e tornerà in Italia come un pastore Battista, per evangelizzare questa nazione, che hà l'epiteto di cristiana, ma che stà totalmente lontana dalla volontà di Dio.


TESTEMUNHO DE CONVERSAO A CRISTO, DE UM EX PADRE

       Tenho o prazer de apresentar a todos, o testemunho de meu novo amigo, Luca de Pero, italiano, atè ao mes passado, padre da Igreja Catolica Apostolica Romana (ICAR). Mas foi expulso da mesma, por ter reconhecido, exatamente como Martinho Lutero, que somente Jesus Cristo é a unica esperança de salvaçao, e que a Biblia é a unica autoridade de fé e pràtica. Dia 24/09 ultimo foi o seu batismo por imersao, na Igreja Batista de Cesena, a mais ou menos 300 km daqui de Milao. Provavelmente, esterà indo a Curitiba, para complementar seu curso teològico, e voltar à Italia como um pastor Batista, para evangelizar esta naçao, que tem o epìteto de cristà, mas està totalmente longe da vontade de Deus.





segunda-feira, 28 de março de 2011

L'ESODO E IL CRISTIANO DEL SECOLO XXI


(BOZZA DEL SERMONE)
da Nilton Marchesini
(Romani 15:4)


IL LIBRO DI ESODO...
...PER GLI ISRAELITI
...PER I CRISTIANI ODIERNI
- La schiavitù in Egitto (1:1-16)
- Una sorta di schiavitù al peccato (Rm. 3:23)
- Mosè come liberatore (cap. 3) (v.10)
- Un prenunzio della liberazione di Cristo (Gl. 4:4)
- L'esodo (cap. 12) (v. 31-42)
- L'abbandono della vita di peccato e schiavitù spirituale (Giov. 10:10; 8:36)
- La Pasqua: 12:1-30 (v. 5, 14, 26-27)

* uno agnello come offerta: 12:3
* l'offerta dovrebbe essere perfetta: 12:5
* l'agnello dovrebbe essere morto: 12:6
* Suo sangue dovrebbe essere applicato: 12:7
- Una preconizzazione della redenzione realizzata da Gesù
* Cristo, l'Agnello del mondo (Giov. 1:29; I Co. 5:7)
* Cristo senza peccato: (I Pt. 1:19)
* Gesù è morto: (Giov. 12:24-27)
* Il sangue versato di Cristo: (Eb. 9:22)

quarta-feira, 9 de março de 2011

UN MESSAGGIO ALLE CHIESE DI CRISTO

UN MESSAGGIO ALLE CHIESE DI CRISTO (Bozza)

(Nilton F. A. Marchesini)
    Una piccola introduzione generale al libro di Apocalisse:

Ultimo libro della Bibbia ad essere scritto, in 96 d. C. per Giovanni, Nell'Isola di Patmos (oggi appartiene alla Grecia). (1:9).
Lo scopo è consolare i cristiani persequitati da parte degli imperatori romani. Ma ha un effetto di consolo e di stimolo ai credenti in tempo di crisi, sia nel passato che nel futuro.
Il messaggio del libro: Gli avversari di Dio non scamperanno al giudizio eterno un funzione di ciò che hanno fatto. Ma i seguaci di Cristo saranno ricompensati con la vita eterna per la loro fedeltà al Signore.
Il contenuto del libro è il proprio Gesù. Lui è il centro di tutto il messaggio del libro. Egli è l'Alfa e l'Omega, il principio e la fine di tutto e di tutte le cose. Colui che era, che è e che verrà. Egli é il Cristo resuscitato e in gloria e che dirige le sue chiese.
Il linguaggio del libro è mistico e simbolico, 1°) Se non lui e tanti altri cristiani verrebbero morti dai romani. 2°) Perché lui sta descrivendo delle cose che esistono soltanto nei cieli e che non esistono parole umane per descriverli esattamente come sono.
Ci sono 4 correnti di interpretazioni del libro:

GESU AVEVA DEI FRATELLI O SORELLE?


(da Nilton Marchesini)

La nascita de Gesù fu il risultato dell'unione sopranaturale di Dio con Maria. Quando fu concepito, Maria era ancora vergine. Ma, al contrario di quanto viene insegnato nella chiesa Cattolica, Maria non é rimasta vergine per il restante di sua vita. Le Scritture affermano che Gesù aveva fratelli e sorelle.
La prima testimonianza di che Maria non é rimasta vergine, troviamo in Matteo cap. 1. Quando Giuseppe scoprì che Maria stava incinta, decise di fuggire, in segreto. Ma l'angelo del Signore lo fece cambiare atteggiamento, dicendo che la sua gravidanza era opera dello Spirito Santo. E Matteo relata: “Giuseppe...non ebbe con lei rapporti coniugali con lei FINCHE ella non ebbe partorito un figlio (Mt. 1:24-25). Questo “finché”, che è un avverbio di tempo, vuol dire che a partire dalla nascita di Gesù, Maria è diventata sua moglie persino nel che riguarda la relazione sessuale.
Inoltre le Scritture affermano che entrambi ebbero altri figli (Mt. 12:46-50). I cattolici dicono che le parole “fratelli e sorelle” si riferiscono ai cugini di Gesù. Ma questa teoria non ha fondamento, perché nella lingua originale in che fu scritta (il greco), c'è una parola per “fratelli” e un'altra tutta diversa per “cugini”.
Ma questo non è tutto.